venerdì 9 dicembre 2011
UNA BELLA GIORNATA DI LAVORO
Grazie a questo inverno "Caraibico" lavorare all'aperto è un vero piacere! Un clima perfetto per portare avanti la collaborazione con la BodaSurfamily.Ultimamente stiamo shapando alcuni modelli che Marco mi ha proposto,ispirandosi a design del passato. "Old" ma non troppo ...a presto !
sabato 25 giugno 2011
SUP LESSON
Tutti al mare!! ..ecco qualche scatto fatto da Marco(Iomal) durante l'ultima lezione di Sup.Il tempo ci ha regalato una bellissima giornata di sole,con mare liscio liscio ,ideale per apprendere i primi rudimenti di SUP.Colgo l'occasione per fare i complimenti a Gianni, Stefania E Roberta, che si sono appassionati subito a questo sport con tanto divertimento e con buonissimi risultati .
Per ulteriori spiegazioni o curiosità su questa nuovissima disciplina contattateci allo 06 91 56 077 Massimo o Walter ciao!!
sabato 26 febbraio 2011
FREDDO FREDDO!
giovedì 24 febbraio 2011
BEAN STYLE since 1980
mercoledì 26 gennaio 2011
ZZ Top - La Grange
mentre si lavora un po di rock ruspante non fa mai male.......un pò come la birra moretti occhio al baffo!
giovedì 13 gennaio 2011
BAYWATCH
Da sinistra: Buzzy Kerbox e Laird Hamilton
All'epoca andava tanto in televisione il noto telefilm "BAYWATCH". Ora a parte le esigenze da set, c'è chi questo lavoro lo fa per davvero, e diciamo che richiede, oltre ad una preparazione fisica non indifferente, una bella dose di coraggio e prontezza di riflessi. Salvare una persona in mare non è cosa per tutti. Bisogna prima di tutto conoscere l'elemento, capirne gli umori, le correnti, prevedere in anticipo da dove potrebbe venire il pericolo, tutto questo credo che si assimili soprattutto se alla fine ami questo elemento OCEANO o MARE che sia, capendone la grandezza. Un bel pò di anni fà ho avuto la fortuna di costruire questi PADDLEBOARD per il buon Fabio "Barond" Baroni per la squadra di salvataggio della costa laziale sud. Si può vivere il mare in tanti modi, anche in groppa ad un bell paddle date un'occhiatina al video ........vi lascio un bell'articolo di Alessandro Chiappe che ho trovato sul web molto interessante CIAO!
SALVAMENTO:Tra le specialità del Salvamento, le cosidette ‘Prove Oceaniche’ sono le competizioni che meglio esprimono nell’ immaginario collettivo l’ardimento e l’ energia dei bagnini che operano sulle spiagge di tutto il Mondo. Queste specialità, regolmentate a livello internazionale dall’ILSF (International Life Saving Federation) www.ilsf.org di cui fa parte anche la F.I.N., sono la rappresentazione delle competizioni in acque libere che si hanno ad esempio nel nuoto. Le specialità che vedono in acqua la tavola da surf sono ben quattro: ‘Gara con tavola‘, ‘Salvataggio con tavola‘, ‘Oceanman/Oceanwoman‘ (già denominate Ironman/Ironwoman) e ‘Staffetta Taplin‘.
.Nella ‘Gara con tavola‘ l’atleta parte da 5mt dalla riva, corre con la tavola sottobraccio e si tuffa in mareper raggiungere una boa di virata posizionata a 300mt pagaiando con le mani, sdraiato o sulle ginocchia; quando torna indietro conclude la gara raggiungendo di corsa il traguardo posizionato 15mt oltre la battigia.Per le altre competizioni con la tavola si rimanda comunque, per una più approfondita lettura, al Regolameno Tecnico 2007-2008 FIN-CONI al seguente indirizzo: http://www.federnuoto.it/salvamento.asp. In generale le competizioni si differenziano per il fatto che durante la competizione vengono affrontate frazioni con altre attrezzature (surfski – una specie di canoa sit on the top molto veloce), correndo e nuotando, oppure fatte in staffetta o in coppia. L’ uso della tavola e in particolar modo la gara ‘Salvataggio con tavola‘ prende spunto dal suo reale uso come ausilio di salvataggio sulle spiagge americane e australiane.Infatti, in queste nazioni gli assistenti bagnanti anzichè contare sull’ ausilio del ‘pattino di salvataggio’ si lanciano tra le onde appunto usando il più a buon mercato e migliore natante che avessero sottomano per superare i frangenti e le ripide onde di quei mari: la tavola da surf!
La tavola da surf che tutti noi conosciamo per averla vista in televisione o in quei rari spots che il Mediterraneo offre per la pratica di questo nobile sport, è stata modificata con l’aggiunta di maniglie per agevolare il passaggio dei frangenti e il riento a riva trasportando un pericolante. La versione da gara è la naturale evoluzione in termini prestazionali delle tavole usate dai bay-watch americani e australiani.
Sempre negli Stati Uniti e in altre parti del mondo dove il surfing è diffuso, vengono usate delle tavole (paddleboards) per competizioni di velocità o di long-distance in pieno Oceano.
Pagaiando con le mani, in ginocchio
Con due di questi veri mostri da corsa negli anni ’80 atleti del calibro di Laird Hamilton – uno dei più famosi big-wave raider del pianeta, capace di surfare Jaws e Teahupoo – e Buzzy Kerbox, non contenti delle scorribande tra le isole Hawaii, effettuarono negli anni le traversate della Manica (11,5h e 13h) e del braccio di mare tra l’ Elba e la Corsica in 18 ore.
Testo di Alessandro Chiappe
All'epoca andava tanto in televisione il noto telefilm "BAYWATCH". Ora a parte le esigenze da set, c'è chi questo lavoro lo fa per davvero, e diciamo che richiede, oltre ad una preparazione fisica non indifferente, una bella dose di coraggio e prontezza di riflessi. Salvare una persona in mare non è cosa per tutti. Bisogna prima di tutto conoscere l'elemento, capirne gli umori, le correnti, prevedere in anticipo da dove potrebbe venire il pericolo, tutto questo credo che si assimili soprattutto se alla fine ami questo elemento OCEANO o MARE che sia, capendone la grandezza. Un bel pò di anni fà ho avuto la fortuna di costruire questi PADDLEBOARD per il buon Fabio "Barond" Baroni per la squadra di salvataggio della costa laziale sud. Si può vivere il mare in tanti modi, anche in groppa ad un bell paddle date un'occhiatina al video ........vi lascio un bell'articolo di Alessandro Chiappe che ho trovato sul web molto interessante CIAO!
SALVAMENTO:Tra le specialità del Salvamento, le cosidette ‘Prove Oceaniche’ sono le competizioni che meglio esprimono nell’ immaginario collettivo l’ardimento e l’ energia dei bagnini che operano sulle spiagge di tutto il Mondo. Queste specialità, regolmentate a livello internazionale dall’ILSF (International Life Saving Federation) www.ilsf.org di cui fa parte anche la F.I.N., sono la rappresentazione delle competizioni in acque libere che si hanno ad esempio nel nuoto. Le specialità che vedono in acqua la tavola da surf sono ben quattro: ‘Gara con tavola‘, ‘Salvataggio con tavola‘, ‘Oceanman/Oceanwoman‘ (già denominate Ironman/Ironwoman) e ‘Staffetta Taplin‘.
.Nella ‘Gara con tavola‘ l’atleta parte da 5mt dalla riva, corre con la tavola sottobraccio e si tuffa in mareper raggiungere una boa di virata posizionata a 300mt pagaiando con le mani, sdraiato o sulle ginocchia; quando torna indietro conclude la gara raggiungendo di corsa il traguardo posizionato 15mt oltre la battigia.Per le altre competizioni con la tavola si rimanda comunque, per una più approfondita lettura, al Regolameno Tecnico 2007-2008 FIN-CONI al seguente indirizzo: http://www.federnuoto.it/salvamento.asp. In generale le competizioni si differenziano per il fatto che durante la competizione vengono affrontate frazioni con altre attrezzature (surfski – una specie di canoa sit on the top molto veloce), correndo e nuotando, oppure fatte in staffetta o in coppia. L’ uso della tavola e in particolar modo la gara ‘Salvataggio con tavola‘ prende spunto dal suo reale uso come ausilio di salvataggio sulle spiagge americane e australiane.Infatti, in queste nazioni gli assistenti bagnanti anzichè contare sull’ ausilio del ‘pattino di salvataggio’ si lanciano tra le onde appunto usando il più a buon mercato e migliore natante che avessero sottomano per superare i frangenti e le ripide onde di quei mari: la tavola da surf!
La tavola da surf che tutti noi conosciamo per averla vista in televisione o in quei rari spots che il Mediterraneo offre per la pratica di questo nobile sport, è stata modificata con l’aggiunta di maniglie per agevolare il passaggio dei frangenti e il riento a riva trasportando un pericolante. La versione da gara è la naturale evoluzione in termini prestazionali delle tavole usate dai bay-watch americani e australiani.
Sempre negli Stati Uniti e in altre parti del mondo dove il surfing è diffuso, vengono usate delle tavole (paddleboards) per competizioni di velocità o di long-distance in pieno Oceano.
Pagaiando con le mani, in ginocchio
Con due di questi veri mostri da corsa negli anni ’80 atleti del calibro di Laird Hamilton – uno dei più famosi big-wave raider del pianeta, capace di surfare Jaws e Teahupoo – e Buzzy Kerbox, non contenti delle scorribande tra le isole Hawaii, effettuarono negli anni le traversate della Manica (11,5h e 13h) e del braccio di mare tra l’ Elba e la Corsica in 18 ore.
Testo di Alessandro Chiappe
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